Con la riunione di questa sera si delineeranno gli orizzonti del settore marce non competitive per l’anno 2014. Prima di parlare del futuro mi sembra però corretto fermare l’attenzione sul bilancio del 2013, anche se non ancora completato. Perché circa un anno fa di questi tempi stavamo decidendo di “camminare da soli”, avviando una nuova stagione delle non competitive Csi. Una scelta non facile, assunta dopo attente e approfondite valutazioni, nel rispetto di tutti coloro che, in diverse realtà, si occupano di organizzare le non competitive. Ma, appunto, una scelta. Sapevamo di correre qualche rischio ma allo stesso tempo eravamo consapevoli di poter contare su una struttura organizzativa complessiva di livello eccellente e, soprattutto, del desiderio di molti dirigenti dei gruppi distribuiti fra la città e la provincia, di potersi riconoscere nella proposta sportiva e aggregativa del Centro Sportivo Italiano.
Il movimento ha raccolto la sfida e ha risposto compatto, dimostrando di condividere e apprezzare le scelte fatte dal Consiglio provinciale dell’Associazione. Già al primo anno abbiamo potuto contare su un numero consistente di marce, che si sono avvicendate per tutto l’arco dell’anno. Non solo: la tendenza è verso la crescita e la cosa non può che farci piacere. Ma soprattutto va sottolineata la caratteristica delle non competitive, che sono per la quasi totalità organizzate da volontari che si mettono in campo per raccogliere fondi da destinare a progetti di solidarietà. Qualcuno potrebbe obiettare che non solo i gruppi delle non competitive sono impegnati in questa nobile finalità, e che anche altre discipline organizzano spesso tornei, manifestazioni e altre iniziative per raccogliere fondi da destinare a finalità benefiche. Le marce però lo fanno quasi sempre. In questo è rimasta l’impronta del geniale e indimenticabile Alessandro Mazzoleni, che ne aveva scritto, qualche decennio fa, il percorso ideale ed etico.
Ad un anno di distanza dal passo non facile della totale autonomia, quindi, possiamo dire di affrontare con grande serenità il futuro. Nuovi gruppi si stanno proponendo e nuove camminate verranno proposte nel calendario. Si tratta ora di affrontare la stesura degli appuntamenti 2014 con un atteggiamento da “camminatori”: dialogo fra i gruppi, niente egoismi (non esistono solo le date più favorevoli) e tanta voglia di proporre una della attività più semplici, più umili, più facili da gestire, e allo stesso tempo assolutamente fondamentali nel panorama sportivo e aggregativo della nostra Associazione.